lunedì 1 febbraio 2010

Dancing queen

domenica sera. pochi minuti alla mezzanotte. esco dal montegrappa di rosà e mi dirigo con la mia dolce metà alla macchina parcheggiata in oratorio. fumiamo e chicchieriamo a cuor leggero sopra la nostra giornata. la luce del portico è accesa, quelle dentro spente. peccato, avremmo bevuto qualcosa volentieri. quando una musica sostenuta ci fa avvicinare all'entrata, dentro vediamo che c'è un sacco di gente che balla. sarà una festa privata? "Macchè, qui si balla sempre ogni domenica sera!". beh, io non ballo, ma entriamo e fin che sorseggiamo un digestivo osserviamo. stupore. due coppie di ragazzi giocano a biliardo indifferenti, di là la luce è accesa. di qua sono spariti i tavoli e c'è gente che balla. liscio, polka, mazurka, tango, valzer. gente di un certo livello, per lo meno per quanto riguarda gli anni vissuti. c'è una specie di dj e c'è uno che ci invita a ballare, un vecchio orso che sarà il doppio di me, la camicia con le tiracche rosse e il cappello su, anche se sta sudando come se fosse agosto. ma non è tardi per sta gente? non andavano a letto presto? non c'è nessuno sotto i sessanta, tranne i baristi. che ballano pure loro e non sono molto interessati ai nostri soldi. tre donne alte un metro e quaranta non arrivano al banco; devono pagare, un toast con salsa rosa! altre si muovono sinuose su tacchi quattro, alcune cinque. tutte in tiro, scialle, pajette, pellicce. capelli cotonati perfetti, cipria, rossetto, scollature. abiti da sera, neri, abiti da ballo. abiti da conquista! vere dancing queens. fuori nel parcheggio hanno la panda o c'è quella con la y10 arancione. ma dentro sono delle vere regine. uomini, anche uomini in giusta livrea, cravatte strette e copricapo buono. sobri. dai che ormai è lunedì, cosa fate qui? la gente della notte è altra, non siete voi! o forse siete voi? beh ma qui siete tutti contenti, buona notte, che le danze vi cullino fino a domani, e la settimana corra veloce verso un'altra domenica da sogno.

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