mercoledì 19 febbraio 2014

Che cosa ci fai qui Elia?

Gli disse: "Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore".
Ed ecco che il Signore passò.
Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento.
Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco.
Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera.
Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna.
(Re 1, cap.19)

Benvenuto Elia, non ti curar di quelle che saranno catastrofi passeggere, ma vivi le piccole e silenziose quotidianità. Che Dio ti benedica.

19 Feb 2014

martedì 18 febbraio 2014

san valentino - storie quasi vere

A) amore amore amore, ma no a more mai
B) amare le donne, ma dolce il caffè

A) mio nonno Cesco, tanto rude quanto dolce, aveva dei modi ironici per dimostrare il suo amore a mia nonna Pina. Mai una volta ho dubitato sul fatto che fossero una bella coppia.
A San Valentino andavano sempre a messa e dopo a fare la spesa al Prix. Unico giorno che andavano insieme, perchè la spesa era un affare da uomini. Così mio nonno si comprava quello che piaceva a entrambi, a parte il gelato, due vaschette distinte, crema per lui, frutta per lei.
Ma a messa mica andavano per Valentino, ci andavano per Cirillo e Metodio. E non si facevano mica auguri, anche perchè Valentini da festeggiare in famiglia non ce n'è. Invece Emetodio a Rosà uno ce n'è! E ci si trovava praticamente per prenderlo in giro. Dopo si andava avanti delle settimane a parlare di sta uscita mattutina. Quanto contava?

B) Concetto, vicino di casa del mio amico Ivan "Bea Vita", nonchè parente acquisito, era siciliano, e come i siciliani che si rispettino, se ti considerava della famiglia ti dava tutto. Dunque Concetto aveva una famiglia numerosa, anzi, direi sterminata. Sposato con una veneziana, non aveva figli, e si dedicava con generosità a Ivan e ai suoi fratelli. Aveva una naturale predisposizione alla felicità. Sotto i baffoni sorrideva sempre. Il prototipo dell'accoglienza. Per il 14 Febbraio faceva un import dalla Sicilia di un barilotto di qualche sfiziosità sotto sale per la moglie. Fossero acciughe, olive, peperoni o melanzane, l'importante era un barilotto e che fosse sotto sale. Perchè l'amore è già dolce assai. Il regalo e le battute erano sempre quelle, ogni anno. Ma la moglie lo raccontava con una risata orgogliosa. Quanto contava?

Io a san valentino ho sempre fatto tanti auguri di buon onomastico. Perchè per qualcuno conta sentirsi festeggiati per il proprio nome, per come si è nei minimi termini, nella forma più originale. Anche questo è amore.