mercoledì 30 aprile 2008

io, Giovanni Paneroni

traggo dal Corriere e riporto...
Lo «scienziato» Giovanni Paneroni era sicuro di se stesso:
«Come il giovane Davide / decapitò Golia / il Paneroni impavide / cambiò l'astronomia».
Girava per le sagre paesane della Lombardia degli anni Trenta vendendo arance, torroni, ciambelle e tiramolla illustrando urbi et orbi la sua teoria scientifica.
Primo: «È il sole che ruota intorno alla terra e non il contrario, o bestie!».
Secondo: «Il sole ha un diametro di 2 metri, pesa 14 chili, gira a 1000 chilometri fissi dalla terra e ha un calore così strapotente che costringe i mari a svaporare come una pignatta bollente».
Terzo: «La terra non gira. E chi l'ha scoperto? Me! E dunque io sono uno dei dieci uomini più interessanti della terraferma». (..)
Mai avuto un dubbio, il Paneroni. Beato lui.


Il Paneroni era sicuro che la terra fosse piatta.
Io son sicuro che Silvio farà molto bene all'italia.
Sarò pazzo pur'io?

lunedì 28 aprile 2008

quello che ci resta

anche quando tutto va per il peggio, ti auguro da avere un'àncora, qualcosa che ti faccia dire "mi resta solo ..." o "per fortuna che c'è...", qualcosa che ti dia la speranza al di là degli affetti (che se non danno dolori ti danno pensieri).
allora ti auguro
- un Dio
- un Vicenza Calcio
- un Barack Obama
- una nonna Pina (che non è un affetto bensì un monumento)
- una bella bevuta con gli amici
- un sacco di risate ironiche
- mille passeggiate
- un bacio prima di andare a letto
- ...

e intanto fuori piove

e intanto fuori piove
ma dentro qualcosa sorride,
perchè la pioggia è necessaria quanto il sole,
come il grano altrimenti non può crescere,
così l'uomo con la pioggia e col sole crescerà

qualcosa sta cambiando

Qualcosa sta cambiando...
grillo tira in piazza un mare di gente,
a vicenza vince il centrosinistra,
berlusca chiama tempi duri e misure impopolari,
alemanno sindaco a roma,
qualcosa sta cambiando...
qualcosa stiamo cambiando.
nel bene e nel male la storia siamo noi. la facciamo noi.
l'importante è che prevalga il bene.

giovedì 24 aprile 2008

fight for a smile

"ci sono bimbi che non han futuro
perché magari qualcuno ha deciso
ci sono bimbi che non nasceranno
e se ne vanno dritti in paradiso
perché da noi non c'è posto per loro
o solamente non erano attesi
ci sono bimbi che non nasceranno
perché gli uomini si sono arresi"

ci sono bimbi che piangono perché mamma e papà non si vogliono più bene
ci sono bimbi che soffrono perché vedono poco amore
ci sono bimbi che crescono troppo in fretta
ci sono bimbi soli e bimbi senza affetti
ci sono bimbi col viso duro
ci sono bimbi senza sorriso

"ma a questo punto hanno trovato un muro
un muro duro molto molto duro
a questo punto hanno trovato un muro
un muro duro molto molto duro
siamo noi, siamo noi, siamo noi, siamo noi"

lunedì 21 aprile 2008

In Paraguay....non piove più

traggo e riporto dal Corriere....



Paraguay, Lugo eletto presidente

ASUNCION - Fernando Lugo è il nuovo presidente del Paraguay. Il Tribunale supremo della giustizia elettorale (Tsje) del Paese ha ufficializzato la vittoria del candidato dell'Alleanza patriottica per il cambiamento (Apc). Con il computo delle schede riguardanti il 92% dei seggi, l'ex vescovo cattolico di San Pedro ha ottenuto il 40,82% e la sua principale sfidante, Blanca Ovelar del Partito Colorado, il 30,72%. Sia la Ovelar, sia il terzo candidato in lizza, l'ex generale Lino Oviedo (al 22%), hanno riconosciuto la vittoria di Lugo, mentre il presidente uscente Nicanor Duarte Frutos si «è impegnato a rendere fluida la transizione». L'insediamento di Lugo nel Palacio de Lopez presidenziale, dove resterà cinque anni, è prevista per il 15 agosto prossimo.

SVOLTA - Con la sua vittoria, il vescovo sospeso a divinis e vicino alla Teologia della liberazione ha di fatto posto fine alla continuità politica che per 61 anni ha permesso ai «caudillos» del Partito Colorado di susseguirsi al potere in un Paese che, insieme alla Bolivia, è il più povero del Sudamerica.

«RISULTATO IRREVERSIBILE» - La Ovelar, una ex ministro dell’istruzione, di 50 anni, ha ammesso la sua sconfitta definendo "irreversibile" il risultato delle urne, in una intervista concessa alla televisione. L’annuncio della vittoria di Fernando Lugo, soprannominato "il vescovo dei poveri", ha dato vita a numerosi festeggiamenti nelle strade della capitale e di tutto il Paese. L’elezione di Lugo, alla testa di una coalizione eterogenea, si inquadra in una serie di vittorie della sinistra e del centrosinistra nel Sudamerica.

«VOI AVETE DECISO DI LIBERARE IL PAESE» - «Oggi, voi vi siete espressi con il voto» ha dichiarato Lugo, 56 anni, davanti a decine di migliaia di sostenitori riuniti nel centro di Asuncion, mentre il cielo era illuminato dai fuochi d’artificio. «Voi avete deciso ciò che deve essere fatto in Paraguay. Voi avete deciso di liberare il Paraguay. Grazie, grazie a tutti!».


quello che non abbiamo fatto noi....

mercoledì 16 aprile 2008

e lì fuori tutti che se la ridono e se la godono

tempi duri? misure impopolari?
hihihihihihihihi!
hahahahahhahahahhaha!

finalmente una gioia: ora posso dirlo!
PIOVE!!!!!!!!!!!!!!!
siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, finalmente PIOVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Mr. Euro

consumatore vuole sapere...
i prezzi di pasta e pane continuano a salire?
la benzina non te la puoi permettere?
non ce la fai più a fare la spesa a fine mese?

ho io la soluzione che fa proprio al vostro caso!

decidi di dimagrire di 2kg.

mangi meno = meno spesa di alimentari
fai movimento = meno benzina
meno peso = meno consumo
meno spendi = più risparmi
meno domanda = offerta maggiore e migliore
abbondanza di offerta = diminuzione dei prezzi

vai in africa, albertino

lapo si fa la cugina...
l'europa s'allarga e l'italia vota lega...
manuela da roma sarà più vicina a rosà...
l'ultimo dei comunisti fa il presidente della repubblica...
i giudici faranno il test di sanità mentale governativo...
la franzoni è tornata col primo dei suoi cento avvocati...
non ce la fai a comparare il pane ma puoi permetterti il mercedes che tanto tolgono il superbollo...
i boss dell'utri e cuffaro, la moglie di fede, il generale speciale, il governatore galan, il medico di silvio, l'avvocato della vedova di lucianone, l'operaio della thyssen...

rialzati italia! o svegliati?

il popolo è felice!
sempre allegri bisogna stare che il nostro pianto fa male al re!
presidente siamo con te, meno male che silvio c'è!

martedì 15 aprile 2008

Vai in Africa, Celestino

Ed è nel momento dello sconforto e dello scoramento che mi viene in soccorso dalla radio il ritratto bellissimo del nostro Paese del buon DeGregori...


Pezzi di stella, pezzi di costellazione
Pezzi d'amore eterno, pezzi di stagione
Pezzi di ceramica, pezzi di vetro
Pezzi di occhi che si guardano indietro
Pezzi di carne, pezzi di carbone
Pezzi di sorriso, pezzi di canzone
Pezzi di parola, pezzi di Parlamento
Pezzi di pioggia, pezzi di fuoco spento
Ognuno è fabbro della sua sconfitta
E ognuno merita il suo destino
Chiudi gli occhi e vai in Africa, Celestino!

Pezzi di strada, pezzi di bella città
Pezzi di marciapiedi, pezzi di pubblicità
Pezzi di cuori, pezzi di fedi
Pezzi di chilometri e pezzi di metri
Pezzi di come, pezzi di così
Pezzi di plastica, pezzi di mtv
Pezzi di scambio, pezzi sotto scacco
Pezzi di gente che si tiene il pacco
Ognuno è figlio del suo tempo
Ognuno è complice del suo destino
Chiudi la porta e vai in Africa, Celestino!

Pezzi di storia, pezzi di divisione
Pezzi di Resistenza, pezzi di Nazione
Pezzi di Casa Savoia, pezzi di Borbone
Pezzi di corda, pezzi di sapone
Pezzi di bastone, pezzi di carota
Pezzi di motore contro pezzi di ruota
Pezzi di fame, pezzi di immigrazione
Pezzi di lacrime e pezzi di persone
Ognuno è figlio della sua sconfitta
Ognuno è libero col suo destino
Butta la chiave e vai in Africa, Celestino!

Pezzi di pericolo, pezzi di coraggio
Pezzi di vita che diventano viaggio
Pezzi di Pasqua, pezzi di Natale
Pezzi di bene dentro a pezzi di male
Pezzi di mascalzone, pezzi che non sei altro
Pezzi di velocità lungo pezzi d'asfalto
Pezzi di briciole, pezzi di vetrina
Pezzi di colla da annusare pezzi di diossina
Ognuno porta la sua croce
Ognuno inciampa sul suo cammino
Apri gli occhi e vai in Africa, Celestino!

Pezzi di emozione che non si interrompe
Pezzi di Musica sotto le bombe
Pezzi di maggioranza, pezzi di opposizione
Pezzi di speranza e pezzi di informazione
Pezzi di ferro, pezzi di cemento
Pezzi di deserto, pezzi di frumento
Pezzi di incenso, pezzi di petrolio
Pezzi di kerosene, pezzi di gasolio
Ognuno brucia come vuole
Ognuno è vittima ed assassino
Gira i tacchi e vai in Africa, Celestino!

Quinquennio

per i prossimi cinque anni abbiamo la manuela in camera.
si si, la sindachessa in parlamento. che cueo!
manu manu, e i poveri cittadini che ti volevano 5 anni a governarci? hanno votato te, mica natale zonta o il bel zuin, o marino calsetto, o l'austero bordignon.....

eh gnente

w l'italia, w verdi, w garibaldi, mazzini e cavour
w gli azzurri
armiamoci e partite!
qui si fa l'italia o si muore!
per fortuna che c'è silvio
il potere logora chi non ce l'ha

lunedì 7 aprile 2008

L'imperticatore - el rapegaro

Questo qui è decisamente un mito.
Non è solo che è l'unico mezzo inglese che mi sta simpatico, è proprio un super-eroe di carne, l'inquisitore impavido, l'investigatore senza macchia. Il piccolo funzionario che sfida i potenti. Un vero paladino della giustizia dalle eroiche gesta. Ne scriverò il poema epico. Mi sono innamorato.


Forza Woodcock menali tutti!

Il baluastro

Gazzetta dello sport di oggi. Pagina 7.
Se dovessi rinascere voglio essere così.

giovedì 3 aprile 2008

Ricordo di Simone Dalpasso (31-01-1973//03-04-2004)

Ho conosciuto Simone da ragazzino su un campo da calcio. Posso ancora sentire il rumore delle chiavi nelle tasche che presagiva il suo arrivo palla al piede e testa bassa come un torello infuriato che carica il suo torero. Ricordo quel giorno quando al fianco di Matteo (ora Don) e Cricky (ma come si scrive?!) formava il trio delle meraviglie sul campo come nella vita. Era una calda estate di Grest e i tre stavano preparando un campo ACR. Da animato non ho altri ricordi, so solo che un giorno, non ancora diciottenne lo rividi in Oratorio nel suo ufficio; mi disse: "Sembri quello dell'orso Jogi, ah si, Bubu, ciao Bubu!". Il soprannome non era un gran che, ma cominciammo a frequentarci, ci si vedeva in Patronato e uno sbarbatello come me si sentiva grande e importante a parlare con un animatore veterano. Venne il giorno in cui il buon Checo Peruzzo mi chiese di far l'animatore al campo invernale, ed io, fino ad un secondo prima scettico, accettai con entusiasmo e felicità. Fu così che mi ritrovai al mio primo campo di molti con Simone, ma l'unico in cui fummo entrambi animatori. La Prima di tante indimenticabili avventure.

Da quella volta per quattro anni ci siamo visti ogni sera, abbiamo lavorato fianco a fianco in innumerevoli occasioni, abbiamo condiviso gioie e dolori. Quante cose ho imparato da Simone! Mi ha insegnato a guidare il furgone in montagna, a creare le scenografie spettacolari, a lavorare in gruppo, a fare la spesa per il campeggio, ad essere sportivo (anche se era uno juventino sfegatato), ad abbracciare le persone alle quali voglio bene, a farmi sentire con quelle lontane. Ho imparato il gusto dello stare insieme, della buona chiacchierata, l'importanza delle cene "per fare spogliatoio". Grazie a Simone oggi sono meno pessimista e il po’ di autocontrollo che ho lo devo a lui, per tutte le volte che abbiamo fatto tardi, tardissimo a parlare dei nostri problemi col gruppo e mi diceva "Stai buono, col tempo imparerai". Ho imparato a sorridere di più, a stupirmi delle cose semplici e a meravigliarmi di quanto ho attorno. Ho imparato che tutte le persone sono bellissime e che le ragazze sono meglio con le tette grosse, che ognuno deve dare il massimo dove ha capacità e dove non arriva ha solo da imparare dagli altri, e tanto di cappello. Ho imparato il gusto dei rituali e delle celebrazioni, dei discorsi pomposi e delle parole efficaci di conforto, quante volte ci creiamo problemi per nulla e quando è il momento di essere risoluto.

Credo di non aver lasciato indietro nulla con Simone, nessun rimorso o rimpianto. Perché la schiettezza e la sincerità sono sempre state il suo forte. Mi piace ricordarlo come il torello che ha caricato la sua vita, e io, in questi miei quattro anni e mezzo di corrida, ho sempre gridato i miei olè di approvazione. Onore al toro, è stato uno spettacolo memorabile! Quanto mi sono divertito... ho riso tutto il tempo, di cuore!

Per il gran finale se ne è andato in silenzio e ci ha lasciati sgomenti, increduli e terribilmente vuoti. E come nei filmoni, sulla marcia funebre ha cominciato a piovere e nel momento in cui ritornava alla Terra si è scatenato il diluvio. "Ve l'ho fatta un'altra volta". E noi l'abbiamo presa tutta, ti abbiamo assorbito per bene Simone. Ed è stato tutto un grande spettacolo, te lo assicuro. Ci vediamo Lassù,

ciao, Alberto G.

P.S.: Le ombre continuano a distenderci!

martedì 1 aprile 2008

sono stanco

"Con gli autotreni che mi sfrecciano accanto
e lo specchietto che si riempie
di bianco che accieca
ke una fatica rimanere sereno
è una fatica troppo grande temo
la testa pesante, è pesante, è pesante, è pesante
sembra fatta di roccia
e di benzina solo qualche goccia
che guaio...
Datemi un benzinaio

Mi ci vorrebbe almeno un'area di sosta
non tanto l'area, quantomeno la sosta
forzata, dati gli ultimi eventi
motore rotto e fari quasi spenti
ci vuole pazienza, pazienza
procedere lentamente sulla corsia d'emergenza
ma penso che guaio...
Datemi un benzinaio"

arrivo alla sosta e poi mi fermo. dormo, mangio e forse riparto. però cambio strada. e percorro senza pensieri nuove vie, e vedo albe e tramonti sempre nuovi, mi scolo notti accoglienti anche se usate, vivo preoccupato giorni di fuoco e altri ghiaccio. fumo una sigaretta, leggo un libro, guardo l'infinito dalla cima di una meta. mi godo il sole all'ombra di un albero. desidero l'ombra sotto il sole cocente.
perchè desidero una cosa e quando ce l'ho ne desidero subito un'altra? allora mi fermo e godo del sole al sole, desidero acqua mentre mi disseto, voglio ombra all'ombra, vivo mentre vivo.