lunedì 19 gennaio 2009

ci mancano i contenuti

Assolto da Civiltà Cattolica e dall'Osservatore Romano, Facebook resta sotto osservazione da parte della Chiesa Italiana. Un invito alla prudenza nel maneggiare forme di «individualismo interconnesso» come Facebook è arrivato infatti dal portavoce della Cei don Domenico Pompili che ha aperto questa mattina il convegno «Chiesa in rete 2.0» promosso a Roma dall'Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali e dela Servizio Informatico della Chiesa Italiana.

Don Pompili ha rilevato l'esistenza di un «nuovo individualismo che cresce e che il sociologo spagnolo Manuel Castells non ha esitato a definire «networked individualism» per evocare singoli che rescindono i legami con il territorio circostante, salvo poi moltiplicare le connessioni, magari su Facebook. «Non vi è dubbio che ci siano in giro difensori entusiasti del virtuale che tendono a minimizzare il suo impatto, così come vi sono ostinati detrattori del virtuale che vorrebbe descriverlo necessariamente come antitesi all'umano», ha proseguito il sacerdote. «Non vi è dubbio che è cresciuto il rapporto con la Rete, ma la domanda resta: come dobbiamo essere noi stessi, fino in fondo, senza per questo assumere uno stile linguistico desueto, quando non tautologico, cioè ripetitivo?». «Mi chiedo in che modo questo individualismo interconnesso ridisegna il territorio umano e dunque la dinamica relazionale», ha concluso il sacerdote.

«La sfida di oggi - ha detto il docente di teologia e comunicazioni sociali Adriano Fabris - è quella di trasformare il semplice contatto in vera e buona partecipazione», perchè non sia solo una «esibizione», ma un luogo di «partecipazione etica». Il tutto - ha aggiunto - in linea con l'ultimo messaggio del Papa per la giornata delle comunicazioni sociali, in cui Benedetto XVI affermava che «non tutto ciò che è tecnicamente possibile è anche eticamente praticabile» e nella consapevolezza che «la relazione diretta non può mai essere surrogata».
da Il sole 24 ore

It’s a new day

I’ve been fighting for tomorrow
All my life
Yea I woke up this morning
Feeling brand new
‘Cause the dreams that I’ve been dreaming
Have finally came true

It’s a new day

If you and I made it this far,
Well then hey, we can make it all the way
And they said no we can’t
And we said yes we can
Remember it’s you and me together

It’s a new day!

[will.i.am]

mercoledì 14 gennaio 2009

Italiano medio

Ieri sera ho provato ad avere una discussione con la Chiara Z. che però l'ha chiusa insultandomi come "italiano medio" perchè non conosco niente di quello che succede fuori del mio paese e so solo vedere quello di male che c'è nel mio. A me? Poi mi giunge una mail con le parole che riporto qui sotto...

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari

e fui contento, perche' rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei

e stetti zitto, perche' mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,

e fui sollevato, perche' mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,

ed io non dissi niente, perche' non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,

e non c'era rimasto nessuno a protestare.

*Bertolt Brecht - Berlino, 1932

Buona libertà e buona verità Chiara, ti aspetterò a braccia aperte.

giovedì 8 gennaio 2009

Buon 2009 (abbarbicato al frigo della casa di Cerbaro)

Eccomi di ritorno dalle ferie lunghe, per la crisi credo o per i tanti ponti, comunque lunghe per tutti. sta crisi...
Non ne avevo bisogno, e invece... fatto stà che ne avevo bisogno.
Grande ritorno al campo invernale con le principesse (e le belve) di 1 media, grande organizzazione = grande soddisfazione.
Feste nevose, Natale e ultimo, visite a parenti e grandi cene. Ultimo dell'anno incasinato (chiaramente colpa della Vale) ma tutto bene. Rilassamento vario, ginnastica dell'ozio, pace e tranquillità.

Ho visto un sacco di film di Natale, quelli che c'è uno pieno di sfighe che sotto Natale proprio non ce la fa e invece la notte della vigilia si sistema tutto. Mielosi, impossibili, extraromantici....bellissimi.

Si perchè quest'anno ho ricominciato a credere nel Miracolo del Natale. All'amore totale, alla pace globale, ai miracoli in generale. Credo nei miracoli, e non credevo si potesse crederci. E a Natale ho scoperto che vengono meglio. E ho pure pregato Gesù che ne facesse un paio. Non ho ancora visto niente, ma sono fiducioso.



e poi sai cosa? il solito sogno, che bussa la notte del primo a chiedere il suo tributo di fatica, sudore e peregr-iere. Il mio buon proposito, la molla per fare, il sogno felice, il mezzo per realizzare i miracoli che chiedo. ce la faccio...



Polvo, barro, sol y lluvia
es el camino de Santiago
millones de peregrinos
y más de un millar de años.
Peregrino, ¿quién te llama?
¿qué fuerza oculta te atrae?
No es el camino de las estrellas
ni las grandes catedrales.
No es la bravura Navarra
ni el vino de los Riojanos
ni los mariscos gallegos
ni los campos castellanos.
Peregrino, ¿quién te llama?
¿qué fuerza oculta te atrae?
Ni las gentes del camino
ni las costumbres rurales.
Ni es la historia y la cultura
ni el gallo de la Calzada
ni el palacio de Gaudi
ni el castillo de Ponferrada.
Todo lo veo al pasar
y es un gozo verlo todo
más la voz que a mi me llama
lo siento mucho más hondo.
La fuerza que a mi me empuja
la fuerza que a mi me atrae
no sé explicarla ni yo
sólo el de arriba lo sabe.

Poesia scritta su un muro lungo il cammino, all'entrata di Najera (Rioja)