giovedì 25 settembre 2008

tifo, malattia globale

ecco, il tifo è una malattia globale.
può essere una moda, una novità, un trend, l'ultimo grido, un motivo per cui conformarsi, uniformarsi, aggregarsi.
non seguendo le voci qui sopra è naturale che io scelga il locale, il tradizionale, il diverso e che contesti il contrario. un vero no-global o si-local.
non è il fatto di essere anti-conformista, che tanto non mi sento tale, è il fatto di non essere uguale, di non essere un prodotto seriale, un numero, parte della massa. ma al di là di questo...
come si fa a tifare una squadra di Torino o di Milano? Quando hai dietro l'angolo una squadra storica, passionale, operaia, pulita e perchè no, forte, visto che è l'unica ad aver preso l'appellativo "Real". Cosa manca?
Le vittorie, lo so, ma bisogna saper perdere, a saper vincere son buoni tutti.

Ecco, credo che la passione calcistica sia una grande metafora della vita

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